Sabato: h. 10:00 - 19:00
Domenica: h. 9:00 - 18:00
in Videoconferenza su ZOOM 9-10 OTTOBRE 2021
PERDITE, DISTACCHI, LUTTI- GUARDARE LA MORTE PER IMPARARE A VIVERE
spesso non riconosciute.
(L.pI.163.1:1)
Descrizione corso
In questo seminario approfondiamo il concetto di morte, così come viene spiegato nel Corso, ed impariamo a guardarne l’evoluzione nella sinfonia della nostra vita.
La sezione sullo “sviluppo della fiducia” (M..4.I.A) illustra dettagliatamente come il processo di lasciar andare l’ego venga spesso vissuto dallo studente del Corso con un profondo senso di perdita, angoscia e rinuncia, generando a volte enormi conflitti. La nostra dipendenza dal sacrificio, e la confusione che tutti facciamo fra gioia e dolore, ci portano a sperimentare come sofferenza quanto dovrebbe invece generare sollievo e leggerezza.
Nel proprio percorso dunque lo studente deve fare i conti con il senso di morte. Tuttavia nel Corso la morte non rappresenta un evento, ma una percezione:
“La morte è un pensiero che assume molte forme, spesso non riconosciute. Può apparire come tristezza, paura, ansia o dubbio; come collera, mancanza di fede e mancanza di fiducia; preoccupazione per i corpi, invidia, e tutte le forme in cui il desiderio di essere come non sei può venire a tentarti” (L.pI.163.1:1-2).
La stessa morte fisica, dunque, non sembra essere altro che l’atto conclusivo di un processo mentale multiforme che ci accompagna durante tutta quell’esperienza che siamo abituati a chiamare vita.
Ma una percezione può essere mutata. E guardare la percezione di morte può divenire la premessa indispensabile per accettare al suo posto la vera vita.