Il primo libro della collana Viaggiatori della mente si intitola UN CORSO IN MIRACOLI parla di sé.
Nel vasto panorama di saggi dedicati a Un Corso in Miracoli nella letteratura mondiale, mancava un testo che elencasse e commentasse quelle frasi presenti nel Corso in cui il Corso stesso si autodefinisce. Secondo l’autrice questo libro offre la risposta ad una domanda che un numero di lettori sempre crescente si pone da anni: “Cosa dice veramente Un Corso In Miracoli?”

Abbondano infatti testi ispirati al Corso che dicono tutto, ed il contrario di tutto: da commenti autorevoli e dotte disquisizioni, a sintesi arbitrarie ed estratti che -estrapolando le frasi dal loro contesto- ne alterano il contenuto. Il lettore, già in difficoltà alla lettura di un testo in cui i termini hanno un significato diverso da quello normalmente in uso, rischia quindi di confondersi ulteriormente di fronte all’offerta del mercato editoriale.
Si potrebbe dire che tra le molte alternative proposte in tutte le lingue e nei vari paesi emergono chiaramente due filoni: il primo sostiene che Un Corso in Miracoli abbia lo scopo di migliorare la qualità della vita sulla terra, il secondo invece sostiene che esso trascenda completamente qualunque obiettivo materiale e che abbia come suo unico scopo la pace interiore. Non è una differenza da poco: tra le due posizioni si articola tutta la differenza che intercorre fra la grande tradizione spirituale e una certa spiritualità “usa e getta” cara al pensiero contemporaneo.

Sulla scia di questa basilare dicotomia sorgono molti altri quesiti: Un Corso In Miracoli è un tipico esponente della New Age, o ne è l’esatto contrario? A dispetto della sua origine, è un testo canalizzato o no? Afferma che noi siamo Dio, o all’opposto ribadisce che proprio questa affermazione costituisca la quintessenza del sistema di pensiero dell’ego e quindi di fatto si opponga alla Volontà stessa di Dio? E i miracoli, cui il titolo fa riferimento, sono cambiamenti straordinari nel mondo o pure e semplici modifiche della percezione?

UN CORSO IN MIRACOLI parla di sé cerca di rispondere a queste ed altre domande lasciando che sia il Corso stesso a parlarci attraverso le 125 autocitazioni in cui definisce sé stesso ed il suo scopo. Dopo averle raggruppate per temi, l’autrice le espone con lo stesso criterio sistematico che ha caratterizzato la sua formazione ed il percorso di studio che da anni propone all’interno dei suoi seminari. Ne emerge un quadro affascinante che non solo risponde alle molte domande del lettore rimaste finora insolute, ma offre interessanti spunti di riflessione sui grandi temi del pensiero filosofico e spirituale che l’umanità si pone da migliaia di anni.